Venerdì 14 novembre

dalle ore 19.00 alle 22.00

Macchie – La fantasia racconta

Laboratorio di acquerello e immaginazione
a cura di Federica Culotta

Hai mai visto un drago in una macchia? O un ricordo nascosto nei colori?

In questo laboratorio, guidato dall’artista e illustratrice Federica Culotta, le macchie d’acqua e colore diventano un portale per storie, forme e ricordi.
Un invito a lasciare che il gesto pittorico parli, racconti e sorprenda.

La tendenza a vedere forme e figure in macchie casuali si chiama pareidolia (dal greco para “oltre” e eidolon “immagine” o “figura” e significa
letteralmente “vedere oltre l’immagine”), un fenomeno, spesso automatico, in cui il cervello cerca di dare un senso a ciò che a prima vista può sembrare
ambiguo e privo di schemi. Forme casuali diventano così figure conosciute, assumendo significati diversi a seconda dello sguardo di chi osserva. A volte
basta un pizzico di tempo in più e tanta fantasia: le nostre esperienze, la cultura e le aspettative influenzano ciò che percepiamo e immaginiamo.
Il workshop si basa proprio su questo principio: creeremo un laboratorio di macchie casuali, in cui la spontaneità del gesto e la casualità diventano
strumenti di ispirazione. Le forme astratte prenderanno vita grazie all’aggiunta di dettagli e alla libertà interpretativa di ciascun partecipante.
Si inizia creando macchie di colori naturali su un foglio. Una volta asciugate, ogni partecipante osserverà la propria macchia e, lasciandosi guidare
dall’immaginazione, la trasformerà in una nuova immagine attraverso matite, penne o altri strumenti a scelta. In un secondo momento, per aumentare il
gioco della casualità, le macchie potranno anche essere scambiate tra i partecipanti.
L’obiettivo è quello di stimolare l’immaginazione e la creatività, spesso soffocate dalla vita di tutti i giorni. Inoltre il workshop serve anche a
incoraggiare l’interazione e il dialogo tra i partecipanti che potranno confrontarsi, scambiarsi pareri o addirittura le proprie macchie.

….

Federica Culotta è un’artista che lavora tra Palermo e Cefalù, utilizzando acquerelli, collage e materiali riciclati.
La sua ricerca indaga il corpo, l’identità e i legami umani, dando vita a figure fragili e sospese, spesso isolate in spazi vuoti e monocromatici.
Attraverso carta strappata, colori e texture costruisce paesaggi emotivi, dove i volti diventano mappe interiori da esplorare.

Prenotazione obbligatoria al tasto “Acquista biglietto”